domenica 11 aprile 2010

psico-spiccio

Oggi, nonostante la mia epocale (e di origine famigliare) fede interista, sono andata allo stadio e mi son vista Milan-Catania: la fortuna ha arriso al Dolce e a me medesima regalandoci due biglietti per le poltroncine rosse, quasi al centro campo, e relativi pass per l'area vispspspsp per gozzovigliare con buffet e quant'altro, che abbiamo quasi solo sfiorato...un po' per il pranzo al sacco consumato fuori dallo stadio, un po' (forse soprattutto) per l'assalto biblico delle cavallette sui tavoli a cui veniva servito il pranzo :)

photo by zymil, 2010

Il perchè sia finita a vedere gli odiati cugini, oltre alla fortuna suddetta, è causa del mio desiderio di lungo corso (si parla di anni e anni e anni e anni, non esagero) di andare allo stadio durante una partita (qualsiasi) per "vedere l'effetto che fa". Lo scorso anno sono entrata a San Siro grazie al concerto dei Depeche Mode - cosa che replicherò a giugno grazie ai Muse - ed è stato bbbbbbbellissimo, ma ovviamente l'atmosfera concertistica mi è sicuramente diversa da quella calcistica, no? Ecco, io volevo testare la seconda :)

Peccato che................babba bia! non me ne vogliano i milanisti, ma che orrore di partita XD Neanche gli ultras mi sembravano in grande spolvero, o forse è la tv che inganna, non solo sulle dimensioni del campo che non è come quello di Holly e Benji (ma quello lo sapevo già ;)), ma anche sul "sottofondo" alla partita. Insomma...boff. Cioè, non mi ha entusiasmato così tanto come avrei creduto!

photo by zymil, 2010

E poi, una considerazione: a prescindere dalla fazione per cui si tifa, ci sarebbe da scrivere un trattatello psicologico sul comportamento da stadio, perchè si vedono "cose che voi umani...." :D
A parte il fatto che tutti si sentono allenatori incompresi e/o giocatori di massimo livello che meglio farebbero di chi sta in campo (tipico di tutti i seguaci del calcio, credo), vengono fuori degli istinti animaleschi che uno crederebbe sopiti vista l'evoluzione del genere umano e invece nu XD e quanto tutto ciò è educativo per i bambini che vengono portati alle partite? non è solo una questione di scene di violenza, ma anche del bimbo che vede il padre che inveisce contro chissachì con vene del collo ingrossate e a rischio infarto...e tutto per cosa?! "per vedere 22 tizi in mutande che corrono dietro a una palla"?! (cit. dalla mia mitica fu prozia interista e traslato dal milanese).
Mah! :D

Ma detto tutto questo...non mi dispiacerebbe comunque tornarci, magari però per vedere la squadra "di famiglia" :)


PS: dite a Dida di andare a zappare i campi! fatevi un favore!

3 commenti:

Reverend Emi ha detto...

Vedere una partita allo stadio e alla tv sono due cose completamente differenti, quasi imparagonabili!
Educativo? Secondo me senz'altro, almeno una volta è un'esperienza da fare. Io ricordo la mia prima volta a San Siro (22 ottobre '95, Inter-Lazio 0-0) e penso di aver capito più cose sul comportamento della gente in quel pomeriggio che in mesi di scuola...
Cmq, Per opportune spiegazioni aggiuntive ti straiperconsiglio "Febbre a 90°" di Nick Hornby, (lascia stare il film, è il libro che fa....testo!) è più esaustivo e vero di qualsiasi trattato di sociopsocopatologia sul tifo calcistico :)

Anonimo ha detto...

cara Zimo, innanzitutto GRAZIE per aver reso omaggio ai NOSTRI COLORI PREFERITI... si sa, Milano Siamo Noooooiiii :D

ecco, non sarebbe male assistere ad un derby, forse l'unica vera partita x la quale vale ancora la pena andar allo stadio... li si che ne vedi di bestie allo stato brado :D

e concordo con il consiglio di chi mi ha preceduto: D'OBBLIGO [come anche Alta Fedeltà x musicofili]

detto questo: FORZA MILAN foreva

l'angOlo

Marco ha detto...

Il mitico Igor Choulepov, pallavolista, avrebbe aggiunto "e per vederli correre 90 minuti col rischio che magari non segnino neppure un gol". :-P

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