E mi sono resa conto di una cosa: per ben la seconda volta mi son ritrovata a leggere un libro che mi ricordava troppo da vicino sensazioni, emozioni, paure di ciò che stavo vivendo in quel momento. E che in fondo sto vivendo tuttora.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0wGvoiU_1VjGX41kVVQZppT-a-Oy6TRrLu_T8BPGKS_HOFGYFPEvj5VIml78Q1u5baRCM48_lrrUj9PsfuOUvrQqsy8S1wQMw4xzOG653GGPSkurokTflk3-UX0IH2rPM9qk5W__2zvXh/s320/extremely.jpg)
Mi era già successo con un libro di un corso di Letteratura Inglese di tanto tempo fa ("L'Irlooooooondaaaa!", cit.).
Eppure, quasi quasi, quest'ultimo lo rileggerei.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFErpq6cMM8GkQFZHXq1ZhL3AmSOuj-CuH10NkRqKASpAd8xtxFwzWDPiEIAWWjMrPJ9lnZLSSQtT8s9r9hZ1Co4gcehLvEhFk9BEvKD4-FWV6RR-fLpnZa5a1eFYcbBuVDutgX6Np3RoW/s320/blackwater.jpg)
Quanto ho pianto. Anche in metrò mentre andavo in uni/a casa. E la gente che mi prendeva per matta.
Leggeteli. Meritano entrambi davvero.
2 commenti:
Aha, il mitico corso sull'Irlònda!
Circa 2004, se non sbaglio. Io ero rimasto impantanato (nel "bog") nell'interpretazione delle poesie di Seamus Heaney (Death of a naturalist in particolare).
Comunque identificarsi nelle proprie letture è un'ottima esperienza (un po' meno quando ti corrispondono personaggi con li stessi tuoi sassolini nella scarpa, lì si rischia una spirale negativa non da poco).
Sta succedendo anche a me con "Se una notte d'inverno un viaggiatore". Le prime pagine sono quanto di più vero abbia mai letto (nonchè tra le più divertenti).
mò vado a cercarmeli :)
Posta un commento